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Politica mercoledì 29 aprile 2015 ore 15:04

Espulsione di Navari, la parola a Monica Sgherri

"​L’allontanamento di Mario Navari dal partito è un atto dovuto". Queste le parole di Monica Sgherri commissario di Rifondazione Comunista a Viareggio



VIAREGGIO — Prima il commissariamento della federazione Versilia e circolo Manfredini, con l'arrivo di Monica Sgherri, consigliere regionale di Rifondazione Comunista - Comunisti Italiani, poi l'allontanamento con espulsione di Mario Navari. Monica Sgherri parla di un atto dovuto e che ha invitato più volte Navari a confrontarsi sul commissariamento alla riunione dei segretari di circolo il giorno del suo arrivo a Viareggio. 

"Navari ha preferito rispondere con messaggini infantili, ma soprattutto raccogliere chiacchiericci per denigrare la sottoscritta e il partito tutto. Non bastasse, all’indomani delle cosiddette minacce a Gualtiero Lami ha alluso pesantemente a responsabilità di tali minacce al partito e alla sottoscritta, per concludere la sua condivisione alla presentazione di una lista comunista (scelta dell’ex segretario del circolo Manfredini, annunciata ripetutamente) alternativa alla scelta fatta da Rifondazione Comunista. - e continua - Le accuse di mancanza di democrazia o di allontanamenti strumentali sono da rimandare a Navari che ha preferito un atteggiamento latitante nei confronti del partito, preferendo invece attaccarlo sui giornali con falsità e denigrazioni."

La Sgherri ha anche sottolineato il fatto che Gualtiero Lami e gli altri membri del direttivo del circolo Manfredini sono stati allontanati dal partito perché hanno partecipato e sostenuto un’altra lista in appoggio a Poletti del Pd, invece di appoggiare Filippo Antonini candidato sindaco di Repubblica viareggina per i beni comuni.

"Gualtiero Lami e gli altri membri del direttivo del circolo Manfredini sono stati allontanati dal partito proprio perché hanno partecipato e sostenuto un’altra lista per di più in appoggio a Poletti del Pd. Che dire anche queste persone hanno scelto, e il provvedimento è stato atto dovuto e obbligato. Anche qui, ho fatto due incontri con loro per cercare di evitare provvedimenti così definitivi. Quindi informazione fino all’ultimo e da porte loro scelta voluta e consapevole." "L’espulsione è legata alla sua idea proprietaria del partito che lo ha portato, insieme ai suoi amici, a preoccuparsi delle poltrone e del rapporto con il Pd invece che del lavoro sociale"

"Sono quindi fermamente convinta invece che la vera questione è la non condivisione della scelta fatta dal partito della rifondazione comunista di dar vita e partecipare alla coalizione con Filippo Antonini candidato sindaco di Repubblica viareggina per i beni comuni. Sono fermamente convinta della necessità oggi della coerenza con la scelta regionale che ci vede tutti insieme con Tommaso Fattori con SI, Toscana a sinistra. A Viareggio il Pd è il responsabile della gestione disastrosa dell’amministrazione finita in un ennesimo commissariamento. Non può essere chi ha provocato il disastro amministrativo il soggetto credibile per il risanamento. In Toscana l’allineamento di Rossi al Pd ha già prodotto dei guasti gravissimi come la privatizzazione della diagnostica in sanità, e la controriforma con l’ultima legge ERP dove viene quasi cancellato il bisogno casa e sono marginalizzate e penalizzate le famiglie sottoposte a sfratto esecutivo per morosità incolpevole. Insomma aumenta il disagio abitativo e si cancella in Regione il bisogno! Per non parlare poi della legge elettorale autoritaria e dai caratteri reazionari troppo simile a quella che Renzi sta portando avanti in Parlamento.

Siamo convinti della necessità di costruire una sinistra unitaria alternativa al Pd. Questa è la nostra priorità e a questo lavoriamo. Chissà invece che la separazione voluta da queste persone, ammantata di critiche al confronto e alla democrazia non nasconda invece solo la ricerca di qualche poltrona o poltroncina di cui fino ad oggi hanno goduto stando come dicono “a fianco” del PD!."


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