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Attualità martedì 02 maggio 2017 ore 16:28

Una staffetta per dire no alle schiave del sesso

"Un'altra strada è possibile" è la staffetta podistica dedicata al tema delle vittime dello sfruttamento sessuale che da Firenze arriverà a Viareggio



FIRENZE — L'evento vuole sensibilizzare alla tratta degli esseri umani in un suo aspetto evidente, la prostituzione e alcune delle strade percorse sono infatti luoghi di prostituzione. 

La staffetta, che partirà da Firenze in piazza Dalmazia alle ore 18 del 5 maggio, è organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con un cartello di associazioni e con il patrocinio del Comune di Firenze.

L'evento fa parte della campagna ''Questo è il mio corpo'' lanciata lo scorso luglio dalla stessa Comunità Papa Giovanni XXIII. 

A presentare l'iniziativa c'erano la presidentessa della commissione Pari Opportunità Serena Perini, il presidente della commissione Sanità Nicola Armentano, Giovanni Ramonda (Comunità Papa Giovanni XXIII), Matteo Spanò (Agesci), Giovanni Pieroni (Azione cattolica), Nicola Rizzello e Sabina Aiazzi (Comunità Nuovi Orizzonti), Romano Tiraboschi e Oriana Giantin (Movimento dei Focolari), Annabelle, ragazza nigeriana vittima di tratta, l'attrice Beatrice Fazi e dalla giornalista Lucia Bellaspiga. 

Ha portato il suo saluto anche il procuratore della Direzione distrettuale antimafia della Toscana Giuseppe Creazzo, che ha garantito "il massimo supporto a iniziative come questa che vogliono sensibilizzare l''opinione pubblica su questo grave fenomeno". 

Nell'esperienza degli operatori sul campo, è stato spiegato, si è visto che l'unico modo che si ha per combattere questa schiavitù è colpire la domanda cioè il comportamento del cliente. Molte legislazioni europee già lo fanno. La campagna propone azioni per chiedere al Parlamento e al Governo una legge che sanzioni il cliente; in particolare la proposta di legge Bini concerne l'introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione.


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