Primo consiglio comunale, Gifuni presidente

Si è insediata l'assemblea cittadina. Ecco il discorso integrale del sindaco Giorgio Del Ghingaro. Competenza, concretezza e sobrietà le parole chiave

VIAREGGIO — Dopo i saluti di rito il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro per il primo consiglio comunale ha letto un lungo discorso partendo proprio dall'emozione e l'orgoglio del neosindaco di indossare ancora una volta la fascia tricolore "un’oggetto apparentemente leggero ma in realtà pesantissimo. Dobbiamo grande rispetto ai simboli delle istituzioni: la fascia, la bandiera lo stemma comunale. I simboli saranno i punti di riferimento dell’Azione Amministrativa di Viareggio." Del Ghingaro durante il suo discorso ha sottolineato la volontà di portare avanti "uno stile istituzionale. Se ci saranno d’ora in poi delle richieste di incontri riunioni, colloqui, vi prego di farle con i metodi corretti che l’Amministrazione e la legge richiedono. Per scritto. E io sarò sempre a disposizione di tutti. Come me lo sarò per l’intera giunta."

All’ordine del giorno l’esame delle condizioni di eleggibilità degli eletti ed eventuale surrogazione dei consiglieri nominati alla carica di assessore o dimissionari; l’elezione dei presidente del consiglio; il giuramento del sindaco; la comunicazione della nomina dei componenti della giunta comunale, la presentazione delle linee programmatiche (rinviata ad altra seduta), la nomina dei componenti della Commissione Elettorale e la nomina dei componenti della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.

Durante il suo discorso Del Ghingaro ha rimarcato più volte la necessità di superare gli steccati e i problemi personali: "Voliamo in alto – ha detto – per il bene della città: Garantisco il mio impegno per dare a Viareggio un governo serio e autorevole: garantisco per me e per la mia giunta, moralità, comportamenti sobri e rispettosi. Garantisco che tutti noi vorremo bene a Viareggio".

Doveroso poi il ricordo della strage di Viareggio e la richiesta di giustizia per i familiari delle vittime e per la città tutta "Che il 29 giugno scorso ha dimostrato voglia di partecipazione e solidarietà".

Il nome scelto dalla maggioranza per la carica di presidente del consiglio è stato quello dell’avvocato Paola Gifuni della lista Viareggio Democratica: l’elezione è avvenuta con l’unanimità della maggioranza, alla quarta votazione.

Non hanno partecipato alla votazione e sono quindi uscite dall’aula, le forze politiche di minoranza che compatte si sono dette "amareggiate per non essere state interpellate. Non discutiamo il nome – hanno specificato i capigruppo – ma il metodo. Il presidente rappresenta l’intero consiglio comunale: la logica della maggioranza poteva prevalere ma solo dopo una discussione politica. Chiediamo quindi che la votazione sia rinviata Consideriamo questa proposta un grave gesto di spregio nei confronti della minoranza".

Secca la risposta del sindaco che non ha ammesso rinvii: "Noi vogliamo avere uno stile istituzionale. Se ci saranno d’ora in poi delle richieste di incontri, riunioni, colloqui, vi prego di farle con i metodi corretti che l’Amministrazione e la legge richiedono. Per scritto. E io sarò sempre a disposizione di tutti. Come me lo sarò per l’intera giunta".

Il consiglio ha poi proceduto alla votazione per l’elezione della commissione elettorale che sarà composta da tre membri: Luigi Troiso, Giuseppe De Stefano e Rodolfo Salemi. L’elezione è immediatamente esecutiva.

Infine la nomina dei componenti della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari: Gloria Puccetti e Elisa Montaresi.

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI