Attualità

A Vera Ambiente la riconversione di Pioppogatto

L’attività di studio che sarà compiuta dalla Scuola Agraria del Parco di Monza è finalizzata all’elaborazione di un documento di inquadramento

Riconversione dellimpianto di trattamento di Pioppogatto e valorizzazione della raccolta differenziata a servizio della Versilia. Inizierà a lavorare nelle prossime settimane il gruppo di esperti della Scuola Agraria del Parco di Monza, sul progetto che prevede lo studio di due prospettive per il nostro territorio: linizio della riconversione dellimpianto di smaltimento dellindifferenziato e la realizzazione di una nuova parte di impianto che valorizzi il differenziato, producendo utile.

L’incarico è stato affidato da Vera Ambiente S.r.l., gestore dell’impianto di Pioppogatto, su richiesta delConsorzio Ambiente Versilia, l'organismo che, in tema di rifiuti, riunisce i Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Forte dei Marmi e Seravezza.

L’attività di studio che sarà compiuta dalla Scuola Agraria del Parco di Monza è finalizzata all’elaborazione di un documento di inquadramento su quale modello operativo sia possibile ed efficace per la riconversione della linea di trattamento del rifiuto urbano residuo e del sopravvaglio in“fabbrica dei materiali”, ossia un impianto che valorizzi ulteriori risorse ancora presenti nel rifiuto residuo. Tale documento, che sarà presentato ai tavoli istituzionali e programmatici per l’inclusione nella programmazione di settore e nei progetti di completamento del sistema impiantistico, comprenderà anche una valutazione preliminare dei costi sia di investimento sia di esercizio.

Lo studio si soffermerà sulle necessità impiantistiche attuali e tendenziali, sui modelli operativi possibilie sulle sinergie possibili tra le diverse attività in progetto o in corso di realizzazione, anche alla luce dei nuovi indirizzi stabiliti dal pacchetto dell’Unione Europea sull’economia circolare, uscito lo scorso luglio. Tra le finalità specifiche di questo nuovo approccio, ci sarà la definitiva dismissione della produzione di Cdr (di cui era originariamente previsto l’incenerimento nell’inceneritore di Pietrasanta, località Falascaia, ora chiuso) e la trasformazione di tale linea in un sistema di ulteriore recupero di materiali valorizzabili, sulla scorta di quanto già altri territori hanno iniziato a fare o stanno progettando di fare