Attualità

Carne e benzina con i soldi dell'azienda

Rinvio a giudizio per l'ex presidente della Viareggio Porto Alessandro Volpe e l'attuale direttore Pietro Romani

Bistecche, salsicce e panini. Ma anche carburante auto e telefonate pagate con denaro di Viareggio Porto Spa, società interamente pubblica che gestisce gli approdi in banchina dello scalo. 

Per questo, sono stati rinviati a giudizio l'ex presidente della Viareggio Porto Alessandro Volpe e l'attuale direttore Pietro Romani, accusati a vario titolo di peculato, abuso d'ufficio e falso. 

A Volpe sono contestati i reati di peculato e abuso d'ufficio, per la ristrutturazione dell'approdo a Torre del Lago, valore 758mila euro, con incarichi che - secondo l'accusa - furono affidati a ditte e studi professionali di fiducia evitando la procedura di evidenza pubblica e procurando a terzi un vantaggio di 72mila euro. 

Inoltre viene accusato di aver fatto spese di vario genere con soldi della società a scopo privato. Il direttore Pietro Romani è invece accusato di aver trattenuto per sé i soldi delle docce dei diportisti per ormeggi all'approdo della Madonnina, oltre al reato di peculato.