Cronaca

Officina attrezzatissima, peccato fosse abusiva

Alla Finanza aveva dato nell'occhio quell'andirivieni di auto. Nel capannone hanno scoperto l'occorrente per le riparazioni, tranne le autorizzazioni

L'operazione della guardia di finanza

L'officina era attrezzatissima: ponti sollevatori, equilibratori degli pneumatici e macchinario per smontarli, tablet diagnostico. Peccato che fosse tutto abusivo. A scoprire l'attività di riparazione auto del tutto priva di autorizzazioni sono stati i finanzieri del comando provinciale di Lucca, gruppo di Viareggio, in un capannone a Camaiore.

Insospettiti da un singolarmente intenso andirivieni di auto da quel locale senza insegne e con le vetrate oscurate, hanno voluto approfondire e sono entrati per le verifiche. E lì ecco tutto l'occorrente per riparare vetture. Tutto tranne i permessi. Così la guardia di finanza ha posto sotto sequestro i mezzi utilizzati per l’esercizio abusivo dell’attività: 2 ponti sollevatori, apparecchiatura per l’equilibratura degli pneumatici, un macchinario ad aria compressa per il loro smontaggio, un tablet per la diagnosi di centraline delle autovetture e una quantità di cavi e adattatori di connessione. 

Contemporaneamente sono stati elevati verbali di accertamento di sanzioni amministrative nei confronti di 3 persone: il titolare dell'officina abusiva e i proprietari delle due macchine in quel momento in manutenzione, trovate in parte smontate e poste proprio sui ponti. Infatti a chi possiede un'auto la legge impone di avvalersi di attività autorizzate.

Il titolare dell’impresa non è stato in grado di esibire neppure l’iscrizione al registro delle imprese esercenti attività di autoriparazione della Camera di commercio, né alcuna documentazione contabile e fiscale. L'attività di autoriparazione, spiega la Finanza in una nota che dà conto dell'operazione, ai fini della sicurezza stradale è disciplinata con puntualità dalla normativa. E qui non è risultata rispettata.