Cronaca

Omicidio Romanini, ergastolo per il cugino

Massima pena per Roberto Romanini, accusato di aver pagato un killer per uccidere il cugino Stefano, freddato nel 2011 con 9 colpi di pistola

La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d'assise di Lucca. La vicenda risale al febbraio del 2011 quando l'imprenditore Stefano Romanini, 47 anni, fu ucciso davanti alla propria abitazione a Camaiore, in provincia di Lucca.

Roberto Romanini, cugino della vittima, era accusato di aver pagato un killer per assassinare Stefano Romanini. Per l'accusa è quindi il mandante del delitto.

Quella mattina a Camaiore ci fu un assalto in piena regola, il sicario sparò contro Stefano Romanini 15 colpi di pistola ravvicinati che non gli lasciarono scampo. Morì all'ospedale Versilia.

Per l'accusa l'omicidio maturò per interessi economici. In ballo ci sarebbe stata anche una polizza-vita da 700mila euro di Stefano Romanini, in scadenza il giorno in cui è deceduto e di cui avrebbe potuto beneficiare la ditta della quale poi sono diventati proprietari l'imputato e i suoi familiari. La polizza però non sarebbe mai stata incassata.

Il killer, dopo cinque anni, è ancora sconosciuto. La difesa ha annunciato che ricorrerà in cassazione.