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Il Napoli per riprendere la corsa, la Fiorentina per non smettere di sognare

Dopo la sosta per le Nazionali, ritorna il campionato italiano. Uno dei match di cartello della quarta giornata della Serie A 2018-2019 vede il nuovo Napoli di Ancelotti affrontare la Fiorentina di Stefano Pioli.

Una sfida interessante, perché da un lato c’è una squadra che, dopo gli anni di Sarri, ha dimostrato di aver bisogno ancora di tempo per amalgamarsi definitivamente e dall’altro, invece, una rosa creata con l’obiettivo di tornare in Europa dopo anni di assenza e affidatasi a tantissimi giovani, grazie al lavoro certosino di Pantaleo Corvino.

I tre duri colpi inferti due volte da Defrel e dall’ex Fabio Quagliarella hanno fatto molto male al Napoli. Sul banco degli imputati è spuntato proprio il tecnico, accusato di aver ruotato troppi uomini. Per la verità, i cambi di Ancelotti si sono limitati a Diawara e Verdi al posto di Hamsik e Callejon; l’assenza dei due senatori si è notata, ma il problema non è sembrato tanto negli uomini, quanto nell’incapacità della squadra di reagire al vantaggio della squadra di Giampaolo. Solo nel secondo tempo i vice-campioni d’Italia sono riusciti a dare delle rogne alla Sampdoria, ma una scarsa lucidità davanti alla porta non ha permesso quella che sarebbe stata la terza rimonta consecutiva, dopo quelle con Lazio e Milan. Anche i cambi di Carletto hanno fatto storcere il naso a molti critici, visto che nell’intervallo sono usciti Verdi ma soprattutto Insigne, per far spazio a Mertens e Ounas: l’uscita di un centrocampista avrebbe, forse, favorito un migliore 4-2-3-1 che con Zielinski sulla sinistra è stato più efficace. Ora il Napoli ha bisogno di rimboccarsi le maniche e portare avanti un progetto che non può spegnersi dopo una sola sconfitta.

L’età media più bassa della Serie A, ma una voglia incredibile di stupire, anche in nome di Davide Astori. La Fiorentina ha iniziato alla grande questo campionato, con due vittorie su due in casa, visto che la prima in assoluto, a Genova contro la Samp, non è stata giocata per via della tragedia del ponte Morandi. Leader assoluto della squadra di Pioli è sicuramente Federico Chiesa, che incanta il pubblico di Firenze e su cui hanno messo gli occhi tutte le big d’Europa. Ma la squadra ha qualità in molti reparti: in difesa c’è Nikola Milenkovic, stellina classe ’97 che è già diventato un titolare indiscusso; a centrocampo Benassi è diventato il metronomo della squadra, mentre l’attacco è sicuramente il reparto più ricco. Oltre a Chiesa, ovviamente il Cholito Simeone, che dovrà quest’anno dimostrare di essere entrato nel gruppo dei grandi. Corvino ha portato in dote alla Viola anche due altri calciatori offensivi molto interessanti: Kevin Mirallas dall’Everton e soprattutto Marko Pjaca, che dopo l’esperienza poco positiva allo Schalke 04 e il Mondiale da comprimario con la Croazia, ha l’opportunità di prendersi le sue rivincite con un allenatore che crede in lui, dopo essersi preso anche la numero 10. Ovviamente, il San Paolo non è il luogo dove la Viola deve prendere i punti per l’Europa, le quote sono a favore di Hamsik e compagni, ma a inizio campionato, con un Napoli ancora in fase di rodaggio, una buona prestazione potrebbe portare punti preziosi.

Un dato particolare nella sfida tra queste due squadre è che, negli ultimi quattro precedenti, in tre occasioni si sono segnati almeno quattro gol, pertanto la statistica vuole che potremmo assistere a un match ricco di gol. Chissà, magari sarà una partita molto divertente.