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Trasferiti i pazienti positivi del San Camillo

La direzione della clinica di Forte dei Marmi fa sapere che i contagiati da Covid-19 sono stati spostati in un'altra struttura. Effettuati i tamponi

I pazienti del San Camillo risultati positivi al coronavirus sono stati trasferiti in una struttura dedicata ai malati di Covid-19. A renderlo noto la direzione sottolineando che in queste ore la situazione è sotto strettissimo controllo. A risultare positivi due degenti e cinque operatori sanitari.

"La proprietà e la direzione della clinica - si legge nella nota stampa - ringraziano l’Asl di zona che ha iniziato il percorso di affiancamento per l’implementazione delle misure di sicurezza, peraltro già adottate della clinica stessa, allo scopo di rendere la Casa di Cura di Forte dei Marmi ancora più sicura e garantire lo svolgimento regolare e sicuro di tutti i percorsi di cura free-Covid 19". 

Su tutti i pazienti ricoverati al San Camillo sono stati effettuati da parte della clinica i tamponi che, ad eccezione dei sette casi registrati, hanno dato esito negativo.

Alla direzione della clinica è arrivata la lettera di una dipendente che fa chiarezza su come sia stata e sia tutt’ora la situazione all’interno della struttura e su come tutte le procedure seguite siano nel rispetto del protocollo Covid.

“Lavoro al San Camillo di Forte dei Marmi da 35 anni e ho visto inanellarsi in così tanto tempo proprietà e Direzioni più o meno efficienti... ma nessuna di queste e nessuno di noi ha mai dovuto affrontare quello che sta succedendo da ormai tante settimane ai cittadini, alle nostre famiglie e a noi stessi... l'emergenza, la costernazione e la paura hanno avvolto la Casa di Cura, come tutte le altre strutture sanitarie della Toscana, d'Italia, del mondo... lo sbigottimento iniziale ha lasciato immediatamente il passo ovunque e anche da noi, alla necessità di organizzazione, prevenzione dei contagi, necessità di dare risposte concrete...ci siamo messi a disposizione con le nostre competenze, le nostre coscienze, con il nostro coraggio e con le nostre paure... abbiamo aperto le nostre sale operatorie a tutti i casi urgenti oncologici e traumatologici di cui gli ospedali pubblici non potevano farsi carico... i nostri addetti hanno lottato per procurare a tutti noi i dispositivi di protezione necessari a prevenire i contagi ai nostri pazienti e a noi stessi... Non ho mai, dall'inizio dell'emergenza, lavorato senza le adeguate protezioni e senza le necessarie informazioni sulla situazione dei contagi contro cui purtroppo ci siamo dovuti difendere... niente è stato lasciato al caso e niente è stato risparmiato sia in termini umani che di azioni di prevenzione che di dispositivi di protezione. Tutto questo impegno, nostro e delle nostre famiglie, tutte le nostre competenze, tutti i nostri sacrifici e dedizione non possono non DEVONO essere vanificati da dichiarazioni false e da calunnie che soltanto motivi personali possono aver generato... Chiedo con orgoglio e pubblicamente che la verità venga portata a conoscenza dei cittadini e di tutti i colleghi che insieme a noi stanno lottando con tutte le forze a scapito di tutto, a volte purtroppo anche della propria vita, contro questo mostro dalle mille teste... 'insieme ce la faremo' si recita instancabilmente dall'inizio dell'emergenza... noi abbiamo fatto e stiamo facendo quotidianamente la nostra parte correttamente, secondo le norme, informati e protetti... siamo fortunati, in tantissimi fra i nostri colleghi di tutto il paese, non possono dire altrettanto”.