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Eccidio, il presidente del Roselle chiede scusa

Ceri: "Ho sbagliato, sono stato inopportuno e fuori luogo, chiedo le vostre scuse e quelle della comunità". Ma con una precisazione

Il presidente del Roselle calcio, Simone Ceri, ha tenuto a fare le sue scuse, ma anche delle precisazioni, dopo le accuse di aver offeso la comunità di Seravezza e le vittime della strage nazi-fascista di Sant'Anna di Stazzema alla fine di una partita del campionato di Eccellenza giocata contro la squadra della cittadina versiliese (vedi qui sotto gli articoli collegati).

"In un momento di trance agonistica - prosegue Ceri - ho pronunciato la frase 'distruggeremo Seravezza' in vista della partita di ritorno, ma quell'infelice esternazione era naturalmente da intendersi esclusivamente limitata al contesto sportivo e non certo riferibile all'intenzione di compiere devastazioni nel paese, come invece è stata recepita. Le altre frasi su Stazzema, invece - chiude il presidente del Roselle - devo fermamente negare di averle mai pronunciate, condivido a tal proposito i comuni sentimenti di disprezzo e compassione per quei tragici eventi, augurandomi che non si debbano mai più ripetere".