Attualità

Il Polo Nautico resta unito

Non sarà concessa l'autorizzazione al subentro con frazionamento delle concessioni. Lo fa sapere la Regione

A Viareggio non verrà concessa a Polo nautico l'autorizzazione al subentro con frazionamento delle concessioni. Lo rende noto la Regione Toscana spiegando che la decisione è stata presa dal Comitato portuale di Viareggio con una deliberazione "che, per la complessità della valutazioni necessarie, ha richiesto una lunga gestazione". Sia gli approfondimenti giuridici che quelli di carattere socio-economico, si spiega ancora, "hanno fatto propendere per la scelta del non frazionamento come quella che ad oggi meglio tutela il pubblico interesse. Particolare rilievo, nella scelta del Comitato, ha avuto la mancanza di un piano di sviluppo economico industriale tale da far presumere un miglioramento dei livelli occupazioni rispetto agli attuali e delle condizioni di sicurezza e di erogazione dei servizi, nonché la delicata fase di revisione dello strumento urbanistico del porto". Comprendendo anche le istanze espresse dalle aziende, le istituzioni, prosegue la nota, "ritengono comunque opportuno proseguire il confronto per avviare una strategia complessiva di rilancio e di sviluppo della cantieristica che possa trovare nella ricomposizione e nella collaborazione tra le parti la migliore soluzione. In questo senso, fin dalle prossime settimane, la Provincia di Lucca convocherà, in accordo con la Regione ed il Comune di Viareggio, tutte le parti interessate per un incontro di lavoro". Sulla questione interviene la Fiom Cgil Toscana che, attraverso il suo segretario Massimo Braccini, parla di "giusto veto al frazionamento di polo nautico", "da ritenere fondamentale ed in linea con lo spirito con cui si era fondata la società consortile. La crisi del settore e di molte imprese della compagine societaria stava rischiando di mettere in discussione un bene pubblico fondamentale della città di Viareggio. L'assenza di qualsiasi piano industriale di prospettiva da parte delle imprese che hanno chiesto il frazionamento non avrebbe garantito nessun tipo di interesse pubblico, occupazionale e di investimenti. Adesso va individuata la prospettiva del settore, quale idea vi è sul futuro industriale della darsena di Viareggio ed a seguito definire gli orientamenti strategici industriali"