Attualità

La rivolta dei lavoratori del Credito Cooperativo

I dipendenti incrociano le braccia per due giorni consecutivi di sciopero, oggi e domani, in difesa del Contratto Collettivo di Lavoro

Domani, martedì 3 marzo, Pietrasanta sarà invasa dai lavoratori bancari delle Bcc, che si raduneranno alle 11 davanti alla sede della Banca della Versilia, guidati dall’avvocato Umberto Guidugli, presidente della Federazione Toscana Bcc, per una grande manifestazione in difesa del Contratto, ma soprattutto, delle Banche di Credito Cooperativo. Da lì i lavoratori - ne sono attesi almeno 500 -  si muoveranno in corteo verso piazza Duomo e piazza Statuto.

“Nel momento in cui sembra concretizzarsi il rischio che le BCC vengano obbligate a trasformasi in S.p.A. e 130 anni di storia di banche radicate nel territorio sembrano finire –dicono i sindacati- Federcasse non trova di meglio che disdettare il Contratto Nazionale di Lavoro ai suoi dipendenti e la Federazione Toscana comunica ai lavoratori la disapplicazione del contratto integrativo dal 1° aprile.”“Non riconosciamo più le nostre aziende –affermano Fiba-Cisl, Fabi, Fisac-Cgil e SinCra-Ugl della Toscana-. In un momento di grandi cambiamenti, di sfide epocali per il Credito Cooperativo, le Bcc voltano le spalle proprio a chi ne è il motore: i dipendenti.

“Nonostante le numerose fusioni abbiamo ridotto il numero dei C.d.a. e dei Consiglieri –dicono i sindacati- il loro costo complessivo è aumentato. Ma invece di incidere su questo punto le Bcc vogliono risparmiare eliminando le norme sociali nel contratto.”

“In Toscana –riferiscono i sindacati- le Bcc contano 2.505 dipendenti in 26 banche, con 305 sportelli in tutta la regione e 94.600 soci. In quanto ai costi, le Bcc hanno un amministratore ogni 9 dipendenti e un costo medio annuo degli amministratori per ogni dipendente di oltre 2.706 euro. Ogni Socio delle Bcc paga per gli amministratori un costo medio annuo di 74 euro. Un dipendente neo-assunto percepisce uno stipendio netto di 1.270 per 13 mensilità."