Non è uno di quei film italiani di qualche anno fa. Però il 45enne originario della Germania, di quei film deve averne visti diversi.
Lui abborda le donne sui siti di incontri, ci fissa appuntamenti ai quali si presenta come un ricco imprenditore che ama viaggiare e spesso passa weekend in lussuosi alberghi di mezza Toscana.
Le donne si innamorano e lui se ne va con un sacco di soldi. E poi ricomincia. Fino a quando incontra lei, che lo denuncia. La vittima è una signora lombarda che vive a Viareggio, alla quale il "signore" ha spillato 40mila euro.
Ad agosto 2014, i due si incontrano in un bar di Viareggio: lui le fa credere di essere un imprenditore e di volerla assumere nella sua ditta proponendole uno stipendio di 2mila euro al mese.
Poi viaggi in moto, soggiorni in alberghi e altro ancora, fino a che le fa firmare 5 assegni in suo favore per un valore complessivo di 6mila euro. Poi le fa prelevare somme con il bancomat, lo stesso che utilizzerà più volte di nascosto avendone carpito il codice Pin fino a che dal conto mancano 11mila euro.
Lei ne parla con la famiglia e partono le indagini: nel suo computer ci sono programmi per produrre documenti falsi italiani e tedeschi.
Le indagini hanno appurato che i documenti falsi sono stati utilizzati per alloggiare in vari alberghi d’Italia senza saldare mai il conto.