Attualità

Tra le rocce in ricordo del principe delle Apuane

C'era anche la delegazione del Soccorso Alpino da Lucca, stamani a Vecchiano, per commemorare il grande alpinista Mario Piotti scomparso 40 anni fa

La pietra commemorativa

Le vie sulle Alpi Apuane che aprì non si contano nemmeno più, e oggi per ricordare il grande alpinista Mario Piotti, principe dell'arrampicata apuana scomparso 40 anni fa, si è svolta una cerimonia presso la palestra di roccia di Vecchiano, in provincia di Pisa, alla presenza anche di una delegazione della Stazione di Lucca del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano.

Genovese di nascita, Piotti era arrivato a Pisa per lavoro. Ha iniziato ad arrampicare e in pochi anni è diventato l'alpinista di punta di tutto il movimento alpinistico pisano. Accademico del CAI, dotato di tecnica e smisurata eleganza, morì per una caduta banale a Vecchiano dopo essersi contraddistinto per l’apertura di numerose vie sulle Alpi Apuane. Una stella degli anni d’oro dell’arrampicata apuana, che annovera personaggi del calibro di Agostino Bresciani e Giustino Crescimbeni.

Oggi è stato ricordato l'alpinista, certo, ma ancora di più la persona che si è sempre contraddistinta per generosità, socievolezza e semplicità. A ricordarlo tutto il movimento alpinistico pisano di allora che si è stretto ancora una volta vicino alla moglie Rossana alla presenza del sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori.

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