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Differenziata, Lucca supera l'80 per cento

Baccelli (Pd) commenta gli ultimi dati sulla raccolta differenziata: “Ora estendere esperienze virtuose a chi è rimasto indietro”

Prosegue il trend positivo della raccolta differenziata in Toscana che per il 2018 segna un + 2,2 portando la nostra regione al 56 per cento. E' quanto si evince dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2018 appena pubblicati dalla Regione Toscana.

Tra i capoluoghi di provincia si distingue il risultato di Lucca, che ha superato l'80 per cento di raccolta differenziata.

"Non vi è dubbio che gli ultimi dati sulla raccolta differenziata diffusi recentemente dall’assessorato all’ambiente della Regione siano positivi - commenta Stefano Baccelli, presidente della commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale-. Dati che sembrano destinati a migliorare per il futuro, anche in virtù delle risorse che nel 2018 abbiamo messo in campo, circa 30 milioni di euro a favore degli Ato, per spingere la raccolta differenziata verso l'obiettivo del 70 per cento entro il 2020, che è stato fissato nel piano regionale".

"La raccolta differenziata è un presupposto fondamentale per realizzare uno smaltimento sostenibile e in linea con le politiche virtuose di economia circolare che abbiamo intrapreso da qualche anno - aggiunge Baccelli- Nel quadro toscano dei risultati positivi, spiccano quelli dell’Ato Toscana Costa e, in particolare, quelli della città di Lucca che diventa leader della classifica tra i capoluoghi di provincia. Come pure sono molto significativi i risultati messi a segno da alcuni comuni della lucchesia, da Capannori a Barga, da Seravezza a Borgo a Mozzano, tutti sopra l’80 per cento di raccolta differenziata. Buone performance anche a Bagni di Lucca, Forte dei Marmi, Montecarlo, Pescaglia, Pietrasanta, Pieve Fosciana, Porcari, Viareggio e Villa Basilica, tutti sopra il 65. In generale, dati che potranno potenzialmente crescere ancora visto che alcuni comuni hanno esteso il sistema di raccolta “porta a porta” sull’intero territorio, come nel caso di Camaiore e Massarosa. Un successo complessivo che si deve certo all’organizzazione ma che non sarebbe stato raggiunto senza l’apporto decisivo dei cittadini che hanno favorito il processo con comportamenti corretti e improntati alla salvaguardia ambientale".

"Credo che pur nell’apprezzamento di tali successi raggiunti, ora lo sforzo che dobbiamo compiere sia duplice - conclude Baccelli- da una parte continuare a tenere alte le percentuali laddove sono a punte di eccellenza, come nel caso del territorio provinciale di Lucca; dall’altro spingere affinché le realtà che sono indietro, in alcuni casi molto indietro, mettano in campo azioni e progetti per riequilibrare il loro contributo ai dati regionali. Occorre quindi che le esperienze migliori, come quelle del territorio lucchese e di altri comuni virtuosi, facciano da guida a chi è rimasto indietro. Solo così l'obiettivo toscano del 70 per cento entro il 2020 che ci siamo dati potrà essere davvero raggiungibile".