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"Ristoranti aperti a cena in zona gialla"

La richiesta è avanzata dagli operatori dell'area provinciale lucchese che attestano un'incidenza dell'attività serale per l'80% del fatturato

Riaprire ristoranti, pizzerie e agriturismi anche a cena in zona gialla: lo chiedono Coldiretti della provincia di Lucca e Filiera Italia forti del dato per cui l'attività serale incide per l'80% sul fatturato degli operatori della ristorazione. La richiesta si arresta al coprifuoco: praticamente i locali potrebbero, secondo la prospettiva delle associazioni, somministrare la cena ai tavoli fino all'orario di inizio dello stesso. Sarebbe già un sollievo per gli esercizi "duramente provati dalla chiusure forzate che travolgono a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy", scrive Coldiretti Lucca.

Il presidente dell'organizzazione Andrea Elmi definisce meglio la proposta degli agricoltori lucchesi: “Sarebbe fondamentale consentire, esclusivamente ai ristoranti che si trovano nelle zone gialle e che dimostrano di rispettare i rigidi requisiti previsti, l’apertura serale fino all’orario di inizio coprifuoco, anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottata quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.

Con tale possibilità limitata ai soli locali di ristorazione con servizio al tavolo, concludono Coldiretti e Filiera Italia, si coniugherebbero tutela della salute dei cittadini e ripresa dell’attività economica e lavorativa dell’intera filiera agroalimentare italiana.