Attualità

Nella ripresa lucchese crolla il calzaturiero

Nel I trimestre il saldo provinciale della produzione industriale è positivo con il +1,9% ma con aspre criticità come il settore scarpe al -21,4%

Nel primo trimestre 2021 il saldo provinciale della produzione industriale è positivo con il +1,9%, ma con aspre criticità come il settore calzaturiero che registra un crollo del -21,4%. Un contrappeso significativo arriva dalla metallurgia col +8,9% Non sono che alcuni dei dati proposti da Confindustria Toscana Nord per l'area provinciale lucchese nei primi tre mesi dell'anno.

Li espone Giulio Grossi, presidente dell'associazione interprovinciale degli industriali: "I risultati della produzione industriale a Lucca nel 1° trimestre 2021 sono confortanti. Il ritorno al segno più, oltretutto per l'entità non simbolica di quasi due punti percentuali (+1,9%), è un dato che consente all'area lucchese di riacquistare tranquillità, dopo una crisi che in verità ha toccato la nostra provincia, nella sua generalità, non troppo intensamente". 

"Questo non significa - rileva Grossi - che anche a Lucca non esistano punti critici, come quelli rappresentati dalla moda e dal lapideo (rispettivamente -13% e -9,6% rispetto al 1° trimestre 2020): per questi settori vale in maniera particolare quanto la nostra associazione chiede in termini di sostegno e tutela; nell'ambito della moda da segnalare il caso del calzaturiero che segna -21,4%". 

"Ancora negativa, ma limitatamente a -2,1%, anche la carta e cartotecnica, mentre tutti gli altri settori - conclude l'esponente di Confindustria Toscana Nord - sono positivi: +8,9% la metallurgia; +7,9% la produzione di macchine, incluse quelle per la fabbricazione della carta; +4,5% l'alimentare; +2,5% la chimica-plastica, settore che chiede con forza l'azzeramento di una plastic tax che in questo momento sarebbe davvero incongrua e ingiustificata. Immutata rispetto al 1° trimestre 2020, la situazione della nautica".