Attualità

Cambi d'uso, il Comune dà nuove agevolazioni

L'amministrazione comunale ha abbattuto la quota degli oneri di urbanizzazione per gli immobili che da artigianale/industriale diventano commerciale

"Siamo tornati ad incidere sui cambi di destinazione d’uso abbattendo la quota relativa agli oneri d’urbanizzazione. Mentre lo scorso anno, con una modifica al regolamento, già riducemmo del 70% gli oneri per i cambi di destinazione di immobili da artigianale/industriale e commerciale verso destinazioni di servizio pubblico e di uso pubblico (palestre, circoli, etc.), questa volta abbiamo inserito nella variazione anche la riduzione del 70% degli oneri per i cambi di destinazione di immobili o porzione degli stessi ad uso artigianale/industriale verso la destinazione commerciale all’ingrosso e viceversa”. Così il vice-sindaco Damasco Rosi ha spiegato le modifiche al regolamento per la determinazione e corresponsione degli oneri concessori approvate durante l'ultima seduta del consiglio comunale.

Un passaggio fatto per adeguare il documento alle modifiche introdotte dalla legge regionale 65/2014 e dal D.P.G.R. n. 64/R e per introdurre ulteriori agevolazioni, nell’attesa che la conferenza unificata tra Governo, Regioni e Comuni definisca e adotti, come previsto, un regolamento edilizio-tipo.

“Oltre ad adeguare il regolamento al mutato quadro normativo – dichiara  – abbiamo deciso di introdurre degli elementi di agevolazione economica come già in passato abbiamo fatto per diverse tipologie di intervento. Questo, unito ad altri sostanziosi incentivi da noi voluti e contenuti nel regolamento sulla bio-edilizia e nel recente regolamento per l’adeguamento sismico dei fabbricati, vuole andare nella direzione di rendere più sostenibile, anche dal punto di vista monetario, l’iniziativa dei privati”.

“Con questo – conclude Rosi – vogliamo favorire in maniera concreta il riutilizzo di fabbricati esistenti ma in disuso o abbandonati o per i quali vi è la volontà da parte della proprietà di andare verso una loro riconversione. Edifici abbandonati presenti sul territorio e all’interno delle nostre frazioni non sono decorosi e si prestano a qualsiasi forma di degrado. Semplificare ed agevolare la loro fruizione consente di eliminare le problematiche dette, di mantenere presidi ed insediamenti, di essere flessibili e adeguarsi alle mutate necessità del mercato. Il tutto senza ulteriore consumo di suolo”.