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Pioppogatto, Cav s'impegna a salvare i lavoratori

La società Vera che gestisce l'impianto di compostaggio ha annunciato il possibile licenziamento di 7 persone. Rosi: "Cerchiamo il confronto"

“Il Cav è impegnato a cercare soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro". Così è intervenuto il vice sindaco Damasco Rosi dopo l'annuncio della società Vera, gestore dell’impianto di selezione e compostaggio di Pioppogatto, del possibile licenziamento di sette lavoratori a causa della diminuzione del conferimento dei rifiuti. 

"Dalla società – continua Rosi – ci hanno riferito di aver convocato le parti sindacali ad una riunione fissata per il 20 febbraio per discutere della questione. A quella, in mancanza di accordo, seguirà come da prassi, l’incontro in Prefettura per il tentativo di raffreddamento dello stato d’agitazione ma ,nel frattempo, anche il CAV è in campo per risolvere facendo quanto sarà possibile, quella problematica e, unitamente ad essa, tutte le altre. Continueremo a seguirla con la massima attenzione – prosegue Rosi – anche perché è strettamente legata alla risoluzione delle altre vicende che sono sul tavolo e delle quali abbiamo già parlato in Prefettura pure in occasione dell’ultimo incontro del 26 gennaio: chiusura delle vertenze pregresse, in primo luogo la transazione con Termomeccanica, valorizzazione economica dell’impianto di Pioppogatto sulla base dell’accordo tra CAV e Ato Toscana Costa, gestione dell’impianto nell’attesa dell’arrivo del gestore unico di ambito, iter per la scelta di questo, piano dei flussi che deve trovare certa e concreta attuazione con i conferimenti dei rifiuti anche da parte dei comuni extra-Versilia per far così lavorare lo stabilimento a pieno regime e quindi per rendere effettiva la tutela dei posti di lavoro".

"Seguiremo quindi – conclude Rosi – le istanze di questi lavoratori e siamo vicini alle loro richieste, ora come appunto nel 2012, poiché la salvaguardia dei loro posti significa garantire a queste persone, oltre che l’attuale stabilità economica, anche la futura continuità occupazionale con l’ingresso del gestore unico, come sancito dagli accordi, chiunque sarà e qualsiasi forma societaria esso avrà. Ci sembra doveroso e di buon senso".