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Meno tallio, ma l'acqua resta non potabile

Il sindaco ha chiesto l'intervento della Regione e posizionato 10 autobotti nelle zone interessate per rifornire le famiglie

La situazione sta migliorando. Ma non è ancora sotto controllo. La concentrazione di tallio nell'acquedotto che serve una parte del centro storico di Pietrasanta sta diminuendo, riferisce il sindaco Domenico Lombardi, che venerdì scorso ha firmato l'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua dei rubinetti per bere, cucinare e lavarsi i denti. Il divieto riguarda circa 700 famiglie.

Il sindaco, da allora, passa da una riunione all'altra con i tecnici di Gaia, la società che gestisce l'acquedotto e con quelli della Asl.

È stato lui stesso, poi, ad allertare l'Autorità sanitaria regionale. Anche dopo la denuncia di una ricercatrice del Cnr di Pisa che avrebbe effettuato analisi sui capelli delle sue figlie, trovando concentrazioni superiori al consentito, Lombardi vuole l'intervento della Regione. Per ora i cittadini sono invitati a seguire le prescrizioni dell'Amministrazione che ha posizionato complessivamente 10 autobotti nelle zone interessate per rifornire le famiglie di acqua potabile.