Attualità

Pietrasanta invasa dai piccioni

Stormi di volatili sul centro storico, ora sono un problema anche di igiene e sicurezza salute, il Comune di Pietrasanta valuta le possibili soluzioni

Edifici, balconi e bucato steso, imbrattati ogni giorno dagli escrementi dei piccioni. A Pietrasanta si pensa come risolvere il problema, igienico oltre che di salute pubblica.

Gli escrementi dei piccioni e le loro carcasse sarebbero veicolo di trasmissione di microrganismi, come la salmonella, clamydia, criptococco, ma anche di zecche, pulci, pidocchi, acari.

Nel 2011 il Comune tentò con i contraccettivi che però non hanno dato lo sperato risultato e da allora non sono più state prese in considerazioni soluzioni per risolvere l'emergenza. Sono migliaia i piccioni che volano sul centro storico. 

Da qui il vaglio, da parte dell’amministrazione comunale di Pietrasanta, di alcune soluzioni pratiche per ridimensionare la popolazione dei piccioni come la cattura con apposite gabbie, la successiva “quarantena” in una speciale voliera per verificare la presenza di malattie e dividere gli esemplari malati da quelli sani, e l’invio ad un centro specializzato dove trascorreranno la loro vita. 

Oppure, ipotesi già ventilata anche in passato, l’impiego di un falco per allontanarli dal centro storico. 

“Nessuno vuole abbattere i piccioni, tanto meno questa amministrazione; – spiega l’assessore all’ambiente, Simone Tartarini – purtroppo sono un problema che dobbiamo affrontare tenendo ben presente la sensibilità di tutti. Il numero è eccessivo e non è più sopportabile. E’ necessario un ridimensionamento. Stiamo valutando tutte le soluzioni”.