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Ristrette le maglie dell'emergenza casa

Il comune di Pietrasanta adotta una serie di filtri contro residenti di comodo e falsi poveri. Questo quanto deciso dal nuovo regolamento

Tre anni di residenza sul territorio comunale per richiedere l’emergenza abitativa, almeno cinque per accedere alla graduatoria delle case popolari, sistemazione per gli sfrattati solo in caso di morosità sopraggiunta e non cronica. Il nuovo regolamento è stato approvato a maggioranza nell’ultima seduta del consiglio comunale. “Un adeguamento necessario – dice l’assessore al Sociale,Lora Santini – per evitare di doverci accollare migrazioni strategiche da altri comuni. Ci sono tanti soggetti che giocano sul finto bisogno, a scapito di famiglie di Pietrasanta, italiane e straniere, che hanno tutto il diritto di essere sostenute. E allora ecco le altre modifiche al testo del regolamento: l’assegnazione delle case parcheggio non potrà superare i 12 mesi(prima il limite era 18) per coprire il tempo strettamente necessario a superare le difficoltà; il soggiorno in strutture a carico del Comune ora sarà previsto per un massimo di 21 giorni; per rientrare nei canoni dell’emergenza abitativa dovranno ricorrere situazioni di malattia, grave indigenza o disoccupazione. Prima di optare per la sistemazione in alloggi popolari, sarà valutata la disponibilità di parenti ad accogliere gli sfrattati e nessun sussidio ai morosi cronici: il contributo d’emergenza sull’affitto, ridotto a un massimo di 10 mesi (e non più 12), sarà riconosciuto solo a quanti hanno onorato il contratto di locazione pagando regolarmente almeno per un anno. Non solo: il contratto dovrà essere registrato, non sarà ammesso il comodato d’uso transitorio. In questo modo avremo risorse per aiutare più famiglie – spiega l’assessore Santini – dobbiamo garantire una chance di uscita dal tunnel al maggior numero di persone possibili tra quelle che hanno seria intenzione di impegnarsi e di farcela