Attualità

"Al Parco serve una persona competente"

Da Legambiente Toscana un nuovo appello al presidente della Regione Giani, in vista delle nomine per il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Visite al Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli

"In Italia pare spesso temerario citare la legge, ma a nostro avviso invece è un buon viatico per fare scelte ponderate" scrivono da Legambiente Toscana, in riferimento all'attesa nomina del nuovo presidente per il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Quindi l'associazione cita la normativa, auspicando che il futuro presidente del Parco sia “dotato di comprovata esperienza e competenze in materia di aree protette e biodiversità e di gestione amministrativa idonee al ruolo e alle funzioni da ricoprire risultanti da documentato curriculum”.

"Desideriamo un Presidente che abbia un’ottima conoscenza del territorio - sottolineano da Legambiente Toscana -, un Presidente che dimostri la ferrea volontà di attuare tutte le misure di tutela degli ambienti del Parco, difendendolo dai continui tentativi di riduzione (della sua unitarietà e della sua estensione). Non un uomo solo al comando, bensì una guida illuminata che sappia preservare questa area protetta da opere che ne minacciano l’ecosistema, prevenendo consumo di suolo. Infine, formuliamo da ultimo un auspicio, che definiremmo persino prepolitico. Vogliamo un Presidente del Parco che abbia prima di ogni altra cosa una dote. In verità, assai rara in questa strana fase della vita pubblica del nostro Paese. Ossia: la capacità di ascolto. Infatti, un capo che si metta in umile ascolto di tutti (amministratori, parti sociali, ambientalisti), senza pregiudizi e senza forzature, a nostro avviso, è già a metà dell’opera. Ben sapendo che poi, dopo l’ascolto e il confronto, verrà il tempo delle decisioni. Ed è laicamente e rigorosamente a quelle che ci riferiremo per giudicare il suo operato e la sua capacità amministrativa".

Fondamentale, per Legambiente, anche "che la perimetrazione del Parco e delle sue aree contigue non dovrà arretrare di un solo millimetro nei prossimi anni". Altri temi cari all'associazione lo sviluppo dei Centri visite, la limitazione delle attività umane - dagli stabilimenti balneari alle basi militari, passando per gli impianti industriali e le attività agricole -, il tracciato della Ciclovia Tirrenica - "scellerata" per Legambiente l'ipotesi di tracciato dentro la delicatissima Riserva Naturale della Lecciona - la questione aperta dell'erosione costiera, con i possibili impatti della nuova Darsena Europa al Porto di Livorno, ancora tutti da valutare, e la "ferma contrarietà" all’Asse di Penetrazione sulla città di Viareggio, per il collegamento tra la variante Aurelia e la Marina di Levante, "al servizio non soltanto del porto ma anche e soprattutto degli stabilimenti balneari".