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Scoperta nel Parco una nuova specie di fungo

La Schildia santi-luxurii prende il nome proprio da San Rossore. La nuova specie è stata scoperta da due micologi pisani all'interno della tenuta

Il fungo è stato osservato per la prima volta da due micologi pisani, Paolo Franchi e Mauro Marchetti, alla fine del 2013 ai margini del viale del Gombo ed è stato nuovamente prelevato un anno più tardi per essere studiato con maggiore attenzione.

Inizialmente i due esperti  immaginavano che il fungo fosse un comune esemplare della famiglia dei ramarioidi, ma un’indagine più accurata ha rivelato una sostanziale differenza con funghi simili di aspetto. A seguito delle analisi genetiche che hanno messo a confronto i campioni organici del fungo e le informazioni presenti nel database internazionale GenBank, una banca dati americana che contiene milioni di sequenze di Dna, è stato accertato che la Schildia sancti-luxurii si differenzia notevolmente, proprio da un punto di vista genetico, da funghi di simile aspetto e già classificati.

Il fungo è stato osservato nella Tenuta di San Rossore anche durante la stagione autunnale 2015, a conferma di una sua presenza piuttosto stabile nelle radure del Parco.

“La scoperta di una specie, e ancor più quella di un genere di fungo, mai prima d’ora conosciuti al mondo – commentano dalla Presidenza e dalla Direzione del Parco – è un evento di estrema importanza a livello internazionale, che testimonia ancora una volta l’importanza dell’azione di protezione del nostro territorio che, anche se così vicino a zone fortemente antropizzate, rappresenta un’eccellenza nazionale meritevole di adeguata e sempre maggiore considerazione da parte delle istituzioni e della cittadinanza.”

Per la fine di febbraio l’Ente Parco organizzerà una giornata di illustrazione della scoperta e di approfondimento sul tema dei funghi nel Parco.