L'obiettivo è quello di salvare i 30 lavoratori della Cerpelli Pompe. Una sfida complessa visto che già nei giorni scorsi i vertici dell'impresa avevano ribadito al consigliere del presidente della Regione Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, di non aver intenzione di mantenere attivo l'impianto di Querceta, per trasferire la produzione a Lecco dove c'è uno stabilimento più moderno che impiega già 110 lavoratori.
Ciò nonostante la senatrice del Movimento 5 Stelle, Sara Paglini, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera in Illinois a Robert W. Cremin, chairman of the board della multinazionale Dover Corporation.
"L'obiettivo della mia richiesta di incontro - ha scritto in una nota la senatrice pentastellata - è proprio quello di valutare nuove opportunità per il rilancio industriale della "Cerpelli Pompe", che possano evitare il licenziamento di questi 30 lavoratori, mettendo al sicuro anche il futuro della società e del territorio toscano che è sempre a maggior rischio desertificazione industriale".