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Enrico Pieri è Commendatore al Merito

Aveva 10 anni durante l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema di cui è superstite e testimone. Oggi per lui l'onorificenza dal presidente Mattarella

Enrico Pieri

Aveva 10 anni durante l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema di cui è stato per tutta la sua vita testimone, oltre che superstite, in una infaticabile e tenace tensione a tener viva la memoria.

Oggi per questo Enrico Pieri, 86 anni, è divenuto Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica", ricevendo il riconoscimento direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha conferito 'motu proprio' a cittadini distintisi per altruismo e solidarietà.

Ecco la motivazione.

"Superstite e testimone dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema: aveva dieci anni il 12 agosto del ‘44 quando, nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due sorelle, nonni, zii e cugini. È Presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema e ha donato all’associazione la sua casa di infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si recano a Sant’Anna per informarsi e approfondire la conoscenza storica". 

"E proprio ai più giovani Enrico non si stanca di raccontare di quella strage, mettendoli in guardia da ideologie e nazionalismi. Così si esprime: 'Viviamo da 76 anni in una condizione di pace e benessere grazie a tutte le persone che hanno pagato per la guerra. Non dobbiamo perdere la memoria, la dobbiamo tenere viva'. Emigrato in Svizzera, dove ha vissuto per 32 anni, è stato militante attivo nell’organizzazione Colonia Libera Italiana. Per il suo impegno ha ricevuto nel 2011 il premio di Cittadino europeo dell’anno dal Parlamento europeo".