Attualità

Tutto pronto per il primo Memofest

Fra gli ospiti del festival della memoria ci saranno il giudice di Mani Pulite Davigo, Ilaria Cucchi, il sindaco di Amatrice Pirozzi

Il giudice Piercamillo Davigo che ha fatto parte del pool di Mani Pulite, Ilaria Cucchi sorella di Stefano, il giovane morto nel 2009 in custodia cautelare, o il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Sono alcuni degli ospiti di MemoFest 17, festival della memoria, alla prima edizione in programma a Seravezza il 10 e 11 giugno. 

L'appuntamento è stato presentato oggi in consiglio regionale alla presenza del presidente dell'assemblea Eugenio Giani, insieme, tra gli altri, al sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e ad Alessandra Evangelisti, organizzatrice del festival.

Tra gli ospiti anche il giornalista Alberto Negri, esperto del Medio oriente ed il medico Pierdante Piccioni che ha perso di colpo, dopo un incidente, dodici anni di memoria.

Due gli spettacoli in cartellone: Mafie, maschere e cornuti giullarata di e con Giulio Cavalli e Non ce ne importa niente con Le Sorelle Marinetti sui primi trent'anni della radio in Italia. 

"È un''iniziativa che ci porta nel cuore più bello della Versilia, la villa di Seravezza, esplosione del Rinascimento mediceo nel loro luogo più caro - ha ricordato Giani -. La villa si può considerare il Palazzo Grassi della Versilia, in cui si vivono contemporaneamente mostre, come quella su Primo Conti l'anno scorso, o sui manifesti storici del Comune quest'anno, insieme a dibattiti, incontri con altre personalità per richiamare il senso della memoria. Il futuro può essere affrontato con la logica costruttiva delle scelte giuste solo con il senso della storia e della memoria". 

"La memoria è il motivo conduttore della mia amministrazione, che ha voluto fin dal giorno dell'insediamento, lo scorso anno, sottolinearne la necessità di presenza nella programmazione delle azioni quotidiane - ha sottolineato il sindaco Tarabella -. Una compagna di viaggio del nostro vivere quotidiano, senza la quale ogni tentativo di crescita e ogni sfida culturale sarebbero orfani".