Attualità

Le chiavi dei negozi nelle mani del sindaco

I commercianti di Seravezza hanno consegnato per protesta le chiavi delle loro attività al sindaco Tarabella poi l'incontro sugli aiuti comunali

Un gesto simbolico che è un grido d'aiuto carico delle mille preoccupazioni per il futuro delle loro attività, bar, ristoranti e negozi, preoccupazioni legate alla crisi economica nell'emergenza coronavirus. Sono i commercianti di Seravezza che questa mattina hanno incontrato il sindaco Riccardo Tarabella per parlare di aiuti e di ripartenza.

Una decina di persone in rappresentanza di circa centocinquanta attività della piana, del capoluogo e della collina che hanno sottoscritto un documento con sei richieste indirizzate al primo cittadino: rapidità nella messa a punto di un pacchetto di aiuti da parte del Comune; annullamento di IMU, TASI, TARI, addizionale IRPEF, imposta sulla pubblicità e altri tributi comunali per il periodo di chiusura forzata, riduzione dell'80% per i restanti mesi del 2020 e riduzione del 50% per il 2021; cancellazione della TOSAP per l'intero 2020 e riduzione del 50% per il 2021; creazione all'interno del territorio comunale di zone attrezzate adatte a tutti per la consumazione di cibi da asporto e per la sosta dei cittadini; attivazione di un tavolo di trattativa fra Comune, proprietari e locatari di fondi commerciali per ridurre i canoni di locazione almeno per il 2020; possibilità di tenere aperte le attività senza vincoli di orario e senza l'obbligo di chiusura domenicale e festiva.

"Alcune delle richieste ricevute stamani sono già contemplate nell'iniziativa che l'Amministrazione ha avviato nei giorni scorsi con gli uffici", spiega l'assessore Valentina Salvatori, anche lei presenta alla consegna delle chiavi. "Mi riferisco ad esempio alla cancellazione della TOSAP per i periodi non goduti di occupazione del suolo pubblico e alla messa a punto di un pacchetto di aiuti comunali".