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Addio a Enrico Pieri, simbolo della strage di Sant'Anna

E' morto il superstite della strage di Sant'Anna di Stazzema a cui il presidente della Repubblica aveva appena conferito l'onorificenza al merito

Enrico Pieri col presidente Mattarella

Aveva 10 anni durante l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema di cui era un superstite. Poi ha speso tutta la vita a testimoniare, tenendo viva la memoria, in un'azione infaticabile premiata il 29 Novembre scorso da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gli ha conferito l'onorificenza di commendatore al merito della Repubblica.

E ora è morto Enrico Pieri, da tempo in lotta contro la malattia. Nato il 19 Aprile del 1934, in quel drammatico 12 Agosto di 10 anni dopo gli tocco di assistere all'eccidio nazifascista di Sant'Anna. Era presidente dell'Associazione Martiri Sant'Anna Stazzema, a cui aveva donato addirittura la sua casa di bambino.

Lì erano stati sterminati tutti i suoi cari: il papà e la mamma, le sorelle, i nonni, i cugini e gli zii, come Pieri non ha mai messo di raccontare soprattutto agli alunni e agli studenti delle scuole. Anche la Repubblica Federale Tedesca gli ha tributato un riconoscimento, insignendolo - così come Ennio Mancini, altro sopravvissuto alla strage - del cavalierato.

"Un giorno triste per la Toscana", ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani attraverso i social. "Se ne va un amico, se ne va un pezzo di Memoria della nostra regione che dobbiamo sempre tenere viva", conclude.

Cordoglio arriva da parte del sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi e dall’amministrazione comunale: “Un giorno tristissimo per tutti, ci ha lasciato un grande uomo, un uomo giusto che ha dedicato la sua vita a tramandare la memoria di Sant’Anna, a combattere le ingiustizie e soprattutto a credere nella forza del cambiamento delle nuove generazioni. Grazie Enrico per quello che hai insegnato a tutti noi".