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Quando Ciampi salì a Sant'Anna

Il sindaco Maurizio Verona ricorda la visita del presidente emerito dopo la sua scomparsa: "Fu il fondatore morale del Parco Nazionale della Pace"

Carlo Azeglio Ciampi arrivò a Sant'Anna di Stazzema il 25 aprile del 2000, nel giorno della Liberazione. Decise di visitare spontaneamente il paese che fu teatro di uno dei peggiori eccidi della storia contemporanea. "I sentimenti che in questo luogo si affollano nel nostro animo - disse quel giorno dal Sacrario delle vittime - rafforza in noi l’orgoglio di essere italiani e la fiducia nell’affrontare uniti i problemi del presente e del futuro".

Il sindaco di Sant'Anna Maurizio Verona e l'amministrazione lo hanno ricordato nel giorno della sua scomparsa, si legge in una nota dell'amministrazione, come un uomo che ha saputo interpretare il proprio mandato come una missione e restituire agli italiani l'orgoglio di appartenere ad un paese civile fondato sui valori della Repubblica e della Costituzione. "Carlo Azeglio Ciampi è stato il fondatore morale del Parco Nazionale della Pace - ha detto Verona - un Presidente che ha sempre testimoniato con i fatti un grande attaccamento a Sant'Anna di Stazzema".

"Fu lui - ha aggiunto il sindaco - a dare un impulso decisivo alla promulgazione della Legge 381, che proprio nel dicembre del 2000 istituì a Sant'Anna il Parco Nazionale della Pace". Solo da pochi anni, infatti, erano stati rinvenuti i documenti sui responsabili delle stragi nazifasciste in Italia, quei documenti occultati per decenni all'interno di quello che fu definito l'Armadio della vergogna. Ciampi volle dare nuovo impulso alla conoscenza di quei fatti e alla ricerca di una giustizia.