Cronaca

Soccorso alpino recupera escursionisti ubriachi

Un episodio sul quale il Sast invita a riflettere, auspicando comportamenti responsabili. Il soccorso è stato compiuto domenica sul Procinto

I tecnici del Soccorso Alpino Toscano della stazione di Lucca sono stati mobilitati domenica sera nel gruppo del Monte Procinto, per la precisione sul sentiero n° 5 che porta a Stazzema, per soccorre due escursionisti ubriachi. Proprio così: ubriachi.

"Verso le 19,30 la Stazione di Querceta è stata attivata dal 118 - hanno riferito dal Sast, il Soccorso Alpino Speleologico Toscano - in quanto un escursionista si è imbattuto in un uomo e una donna in difficoltà lungo il sentiero. È stata immediatamente attivata la squadra dei soccorritori che hanno raggiunto a piedi la coppia che stava rientrando su Stazzema. Solo una probabile distorsione alla caviglia e leggere escoriazioni per la donna, ma ai soccorritori sono presentate due persone in visibile stato d’ebbrezza. Poco prima altre due persone, che avevano 'alzato il gomito', sono state riaccompagnate a valle da un gruppo di amici".

Un episodio che per fortuna non ha avuto conseguenze ma che induce il Soccorso Alpino e Speleologico a "raccomandare un atteggiamento responsabile a tutti i frequentatori della montagna, dove il livello di attenzione deve sempre rimanere elevato". 

"Le condizioni psicofisiche anche dei semplici escursionisti - sottolineano dal Sast - devono essere sempre al massimo per la propria incolumità e per quella degli altri. Il mettersi in cammino in montagna dopo una bevuta in compagnia non è certamente un atteggiamento intelligente e che va ad impegnare una struttura chiamata a presidiare territori vasti gestendo con efficacia l’operatività dei propri tecnici 24 ore su 24. Un episodio che se fosse successo d’inverno o in ambienti più impegnativi e di difficile accesso, avrebbe potuto avere epilogo ben peggiore".