Attualità

Strage di Viareggio, il giorno della Cassazione

Processo in Cassazione per l'incidente ferroviario di 11 anni fa. Per le restrizioni dell'emergenza Covid i familiari delle vittime non saranno a Roma

Sono passati 11 anni da quella notte in cui il treno merci carico di Gpl deragliato a Viareggio causò quelle esplosioni e l'inferno che ha ucciso 32 persone, e oggi a Roma inizia la discussione in Cassazione sul processo.

Però oggi i familiari delle vittime non potranno essere presenti nelle aule giudiziarie a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza Covid. Per questo, nel rispetto del distanziamento, si sono dati appuntamento di fronte alla sede del Comune, da dove saranno fatti collegamenti in streaming con i loro avvocati. Davanti al Comune i familiari hanno esposto uno striscione con su scritto Giustizia e verità. Analogo striscione si trova sul ponte sopra il canale Burlamacca.

Dalle 14 di questo pomeriggio, come ha spiegato il presidente della onlus Il Mondo che vorrei Marco Piagentini, sulla pagina Facebook dell'associazione sarà pubblicato un link per accedere ad un "stanza virtuale" attraverso la quale interagire con i familiari.

Se la Cassazione confermerà le condanne della Corte d’Appello di Firenze, per gli imputati si aprirebbero subito le porte del carcere. 

Il 20 Giugno 2019 fu condannato a 7 anni in Appello Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Fs e di Rfi, imputato per disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio. Moretti è stato condannato sia in veste di ex ad di Fs che del gruppo Rfi. Moretti aveva rinunciato alla prescrizione dei reati come incendio e lesioni colpose.

Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia, accusati, a vario titolo, di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario in Appello furono condannati a 6 anni.

Qui sotto l'appello di Marco Piagentini

---