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Strage, "Mattarella quando ci incontrerà?"

I famigliari delle vittime della strage di Viareggio chiedono nuovamente, in una nota, di essere ricevuti dal presidente della Repubblica

"Abbiamo chiesto al Presidente Mattarella di incontrarci - spiega l'Associazione il mondo che vorrei - perché, nel frattempo: lo Stato non si è costituito parte civile nel nostro procedimento ed ha venduto i nostri morti per 15 milioni di euro; i media nazionali non hanno una parola per Viareggio, di fatto la strage ferroviaria del 29 giugno è già stata dimenticata come troppe altre; la prescrizione incombe inesorabile". ù

La risposta del Quirinale, riferisce l'associazione, a nome del suo segretario Ernesto Lupo, è stata: "Al riguardo, il Presidente Mattarella segue con attenzione la vicenda processuale, che attualmente si trova nella fase dibattimentale, ed auspica che si faccia piena luce sulle responsabilità dell'accaduto. Tuttavia, nel doveroso rispetto dei principi costituzionali, non Gli è consentita alcuna valutazione o intervento durante lo svolgimento del processo".

"Nessuno di noi - aggiunge l'associazione - aveva chiesto questo intervento".

L'associazione fa riferimento all'intervento del presidente della Repubblica il 2 agosto per l'anniversario della strage di Bologna e si chiedono: "Perché aspettare il 2044 (quando saranno 35 anni dalla strage di Viareggio) per incontrarci, parlare con noi, ascoltare le nostre preoccupazioni?". "La nostra risposta a queste domande è che gli imputati, in primis Moretti promosso ad di Finmeccanica dopo la strage di Viareggio - concludono i familiari delle vittime -, sono imputati eccellenti, troppo importanti per rispondere della morte di 32 persone; vanno protetti sopra ogni altra cosa, coccolati e preservati. Tra loro ed i nostri morti la scelta è scontata, non ci sono dubbi."