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Strage, Rossi non va al processo

L'indignazione dei familiari delle vittime. La Regione: ”Il presidente aveva chiesto il rinvio della testimonianza"

La Regione e' parte civile nel processo della strage di Viareggio, ed Enrico Rossi, presidente uscente della Regione, doveva presentarsi a testimoniare ma per motivi istituzionali non si è presentato. Il presidente del Tribunale ha quindi deciso di revocarlo da testimone. 

"Con il suo comportamento continuamente ci offende e ci umilia". Lo scrivono i familiari delle 32 vittime della strage di Viareggio, che criticano la mancata testimonianza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al processo in corso a Lucca. "Stamani il signor Rossi - scrive la presidente dell'associazione fra i familiari delle vittime, Daniela Rombi - non un cittadino qualunque, ma il presidente della nostra Regione, dopo ben cinque chiamate a testimoniare, non ha avuto la faccia di presentarsi né il garbo di giustificare la sua assenza". "Ciò che a noi risulta chiaro - aggiunge - è che dell'incidente ferroviario di Viareggio non gli importa assolutamente niente, né tantomeno di chi è morto in quella strage. Il suo silenzio omertoso, quello del nostro capo dello Stato e del nostro presidente del Consiglio si equivalgono. Con la sua assenza ancora di più ci fa capire da che parte sta: certamente non dalla parte dei più deboli, non dalla parte dei cittadini". Alle parole di Daniela Rombi si aggiungono quelle di Marco Piagentini, che nella strage ha perso la moglie e due figli: "Il 20 maggio testimonierò, vediamo se ha il coraggio di ascoltare come sono morti i miei figli." 

Dal canto suo la Regione risponde con una nota: "La Regione è parte civile nel processo per la strage di Viareggio. Il suo presidente aveva da alcuni giorni avvisato il tribunale di non poter testimoniare oggi in aula per precedenti impegni istituzionali e aveva chiesto di essere ascoltato in altra data". Lo comunica la Regione Toscana, riferendosi alle critiche dei familiari delle vittime della strage di Viareggio per la mancata testimonianza del presidente della Toscana, Enrico Rossi, al processo in corso a Lucca. "Il presidente del Tribunale ha ritenuto invece di revocarlo da testimone - continua la nota - Quindi non potrà più comparire in aula. Del resto, come spiegano gli avvocati della Regione, il presidente avrebbe potuto testimoniare esclusivamente in merito ai danni subiti dalla Regione, ovvero riguardo a fatti e circostanze ben note alla corte. Insomma, la sua testimonianza viene ritenuta non determinante dal punto di vista processuale". "Riguardo invece al ruolo dell'Ente - conclude la nota - è lo stesso presidente a far presente che, proprio per sua esplicita volontà, la Regione Toscana ha rifiutato di accordarsi con le assicurazioni e, a differenza dello Stato, si è quindi costituita parte civile, è presente al processo e lo sarà fino in fondo. Nel corso di questi lunghi sei anni la Regione ha sempre svolto diligentemente il proprio ruolo e si è sempre schierata dalla parte di coloro che chiedono verità, giustizia e sicurezza".