Cronaca

Sangue infetto, un milione di risarcimento

Dovranno versarlo Governo, Regione Toscana e Asl 12 alla famiglia di un uomo che si ammalò di epatite C dopo una trasfusione

Lo ha deciso il Tribunale di Firenze. Il paziente morì di cirrosi nel 2010 a 70 anni, lasciando la moglie e due figli. 

L''uomo nel 1986 aveva subito una trasfusione nel corso di un intervento cardiochirugico. Nel 2001 si manifestarono i primi sintomi di epatite C. Tre anni più tardi il Centro di medicina legale di Firenze, nel corso della procedura per la richiesta di indennizzo poi ottenuto, riconobbe il nesso di causalità tra la trasfusione  e l''infezione. 

Secondo il tribunale il ministero della salute è responsabile di omesso controllo e vigilanza e la Regione e l'azienda sanitaria "di inadempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di spedalità". 

Dall'inchiesta aperta sul caso emerse che il sangue trasfuso al paziente proveniva da nove donatori, tre dei quali non rintracciabili, rendendo così impossibile conoscere il loro profilo virologico.