Cronaca

Il terreno contaminato da cumuli di scarti tossici

Rifiuti di edilizia e sostanze velenose riversate per quattordici anni in un'area di 20mila metri quadrati. Blitz dei carabinieri. Tre denunce

I rifiuti erano a tal punto tanti che avevano addirittura modificato l'aspetto morfologico del terreno su cui erano stati riversati. Si tratta di un'area di ventimila metri quadrati lungo la via Sarzanese a Massarosa, posta sotto sequestro dopo l'ispezione dei carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico eseguita insieme ai tecnici dell'Arpat Versilia. 

I controlli alla fine hanno fatto emergere che per quattordici anni, dal 2001 al 2015, sui terreni erano stati disseminati scarti di una società che opera nel settore dell'edilizia, poi fallita e sottoposta a procedimento fallimentare con la nomina di un curatore. Quegli stessi terreni erano poi stati acquistati da due società immobiliari. I responsabili di queste società, anche su sollecitazione del Comune di Massarosa, avrebbero dovuto segnalare alle autorità competenti la situazione di degrado ambientale. 

Nel corso dei controlli sono saltati fuori pneumatici, imballaggi vari e residui di sostanze pericolose. Sono state trovate anche terre contaminate dagli scarti. 

Alla fine in quattro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica. Si tratta dei rappresentanti legali delle imprese e il curatore fallimentare di una di esse. Dovranno rispondere dei reati previsti dal D.Lgs.152 del 2006 per abbandono di rifiuti speciali pericolosi e omessa comunicazione dei pericoli per l'ambiente.