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Incubo lavarone, oltre 700 tonnellate in spiaggia

I materiali portati dalle onde hanno invaso gli arenili versiliesi. Si corre ai ripari per rimuoverli. Nel Livornese il problema è la posidonia

Alla fine delle operazioni supererà le 700 tonnellate, il quantitativo di lavarone rimosso dalla spiaggia di Marina di Pietrasanta che nel tratto più a nord, dal pontile in direzione Massa, è stato invaso dai materiali trascinati dal mare. 

In Versilia il lavarone è un incubo per le stagioni balneari, e a Pietrasanta si corre i ripari riempiendo senza posa cassoni su cassoni: “Siamo già a più di 40 cassoni da circa 10 tonnellate ciascuno – spiega il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – riempiti di lavarone e portati all'impianto di Pontenuovo, per selezione e smaltimento. Quest'anno, purtroppo, la mareggiata è arrivata in pieno Agosto e non abbiamo potuto fare altro che metterci al lavoro per sgomberare la spiaggia prima possibile”.

La mobilitazione è massiccia e coinvolge le forze del Consorzio Mare Versilia, Ersu e l'apparato comunale pietrasantino. Il fenomeno certo è anomalo: "Le correnti infatti - spiega il sindaco - non hanno portato a riva il lavarone tutto insieme ma in momenti diversi, il che ha reso l'intervento più lungo e difficile da sostenere, per gli stabilimenti balneari e i loro ospiti che ringraziamo per la pazienza e con i quali ci scusiamo per i disagi”.

Nella giornata di domani i lavori di pulizia dovrebbero essere conclusi e le spiagge di nuovo perfettamente agibili. L'amministrazione comunale di Pietrasanta riserva all'emergenza lavarone un budget annuale di 180 mila euro.

Ma non solo la Versilia è alle prese con gli spiaggiamenti anomali: a San Vincenzo l'emergenza si chiama posidonia. Ce ne sono 3.000 metri cubi da rimuovere, con un'operazione da circa 20mila euro.