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Strage di Viareggio, prescritte le condanne per omicidio colposo

La Cassazione ha anche annullato alcune condanne per disastro colposo con rinvio alla Corte d'appello per il processo bis su alcuni profili di colpa

A 11 anni dalla notte del 29 giugno 2009 a Viareggio si portò via 32 vite, annientate dall'esplosione di uno dei carri cisterna che componevano il treno merci Trecate-Gricignano, la Cassazione ha profondamente modificato la sentenza della Corte di appello di Firenze a carico dei presunti responsabili, 25 imputati in tutto fra dirigenti e funzionari delle società di trasporto coinvolte nel disastro: Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail.

Per quanto riguarda le condanne per omicidio colposo plurimo, i giudici di Cassazione hanno escluso l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e di conseguenza il reato, pur ritenuto commesso, è stato dichiarato prescritto. A questa decisione è seguita la conferma dei risarcimenti a favore dei familiari delle vittime ma sono stati revocati quelli a favore di 22 associazioni, fra cui alcuni organismi sindacali. La pronuncia di prescrizione comporterà anche la necessità di una nuova valutazione della pena da irrogare agli imputati condannati per eventuali altri capi di imputazione e sarà decisa dalla Corte di Appello.

In base allo stesso principio i giudici hanno annullato perchè il fatto non sussiste anche le condanne per omicidio o lesioni gravi commesse per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro a carico di Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail.

I giudici della Corte Suprema hanno invece confermato interamente le condanne a carico di 11 imputati per il reato di disastro ferroviario colposo che quindi sono diventate irrevocabili. Ma per altri imputati, compresi alcuni ex vertici delle Ferrovie in carica al momento dell'incidente, i profili di colpa sono stati ritenuti provati solo in parte, cosicchè è stato disposto l'annullamento della sentenza di condanna con rinvio alla Corte di Appello per un processo bis solo per alcuni profili di colpa. Sempre in relazione al reato di disastro ferroviario, sono state confermate le condanne al risarcimento danni in favore di tutte le parti civili.

I familiari delle vittime della strage hanno ascoltato la sentenza della Cassazione di Roma collegati in diretta tramite piattaforma Zoom, e alla lettura della sentenza ci sono state reazioni di sgomento e disperazione, anche per la complessità del dispositivo: c'è chi si è preso la testa tra le mani, chi ha pianto. nella testa di tutti rimbombava quella parola, prescrizione, la più temuta, divenuta realtà.

"Il dolore che abbiamo oggi nel cuore è lo stesso del 29 Giugno - ha dichiarato Marco Piagentini, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime che, nell'esplosione, ha perso la moglie e due figli - Oggi non piangiamo, domani leggeremo le carte. Noi speravamo nella giustizia. E' chiaro che dobbiamo capire con i nostri avvocati che cosa è successo. Periti da tutta Italia e Europa sono venuti a raccontare lo stato delle ferrovie. Oggi si scrive una pagina triste perchè nuovamente la parola prescrizione torna in un processo così importante per il Paese".