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Dipendenti licenziati ma in azienda si lavora

Presidio davanti alla ex Cerpelli di Querceta dei sindacati che denunciano la presenza di operai fatti arrivare da fuori dopo i 30 licenziamenti

Foto facebook Fiom Cgil Lucca

A raccontare il fatto è Alessandro Lenzoni, rappresentante dei lavoratori della Fiom Cgil: "Da un mio personale sopralluogo, agevolato dal trovare i cancelli aperti, ho verificato la presenza all'interno del capannone di personale della sede centrale della Finder Pompe srl, che è a Merate, Lecco, che sembravano svolgere attività produttiva. Nello specifico, apparivano concentrati nel reparto sala prove e in attività di contorno per la preparazione e la messa in opera di una pompa".

"Premesso che tale reparto è anche una delle principali aree di attenzione rispetto alla sicurezza, ci domandiamo se tutto questo è plausibile dopo la drastica decisione e il rifiuto di ogni tentativo di salvaguardare l'attività e l'occupazione".

Lo stabilimento, spiega il sindacato in una nota, "doveva essere chiuso e i macchinari smantellati! I trenta dipendenti di Querceta sono stati licenziati perché secondo la dirigenza il sito versiliese costava troppo e adesso addirittura ci mandano in trasferta il personale da Merate? - si domanda la Fiom Cgil - Qualcosa non torna e vogliamo vederci chiaro, perciò abbiamo indetto il presidio al quale invitiamo la stampa, la cittadinanza, le istituzioni".