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Toscana regina delle stelle di Natale

La pianta ornamentale tipica delle festività è pronta ad entrare nelle nostre case. 5 milioni gli esemplari coltivati in Toscana

Con 5 milioni di esemplari prodotti quasi interamente nel distretto apuo-viareggino, la Toscana può definirsi a pieno titolo regina delle stelle di Natale. La pianta ornamentale tipica delle festività è pronta ad entrare nelle nostre case in tutte le sue varietà, forme e colori. Una biodiversità cromatica e geometrica che nasce dalla fantasia dei florovivaisti che anno dopo anno si divertono a sperimentare e creare nuove varietà ibride, clima-resistenti e multicolore.

Fiori “consumati” proprio in queste settimane, quando la richiesta è al culmine, per un giro d’affari stimato tra i 12 e 13 milioni di euro. 

Nonostante la concorrenza che arriva dall'estero, “La coltivazione di Stelle di Natale  – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – si conferma un pilastro dell’economia florovivaistica della Toscana".

"L’impegno e gli investimenti dei floricoltori - sottolinea Cesani- stanno portando velocemente il settore verso una sostenibilità matura e strutturale che passa attraverso l’impiego per esempio di materiali a km zero per la terra per sostituire torba e fibra di cocco, la produzione di energie rinnovabili per il riscaldamento delle serre, sempre più intelligenti ed automatizzate, ed un utilizzo responsabile ed attento dell’acqua e dei concimi. Elementi che puntano a rendere il nostro florovivaismo green e competitivo”.

Una mano è arrivata quest’anno dal clima, che nelle ultime stagioni aveva penalizzato questa coltivazione: le temperature miti di ottobre e novembre hanno ridotto le ore di accensione del riscaldamento nelle serre dove sono necessarie tra i 15 e i 20 gradi per attivare il processo di crescita e di colorazione delle piante. Un aiuto inaspettato che ha permesso alle imprese floricole specializzate nella coltivazione di Stelle di Natale di abbattere i costi almeno sotto questa voce.

Alleate della salute

Recenti studi e ricerche condotte da Ibe-Cnr e Coldiretti Toscana hanno dimostrato come le stelle di Natale siano capaci di assorbire l’inquinamento presente all’interno delle nostre case, in particolare il benzene che si trova per esempio in colle, vernici, detergenti, fungendo, così come altre piante, da filtri naturali che contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Come prendersene cura

Ma per mantenerla vigorosa come il primo giorno e godersela anche nei mesi a venire bisogna prendersene cura evitando esposizione a correnti d’aria fredda o raggi di sole. La pianta deve essere posizionata in un luogo luminoso ma fresco: vanno bene pianerottoli, verande purché la temperatura non sia inferiore ai 15 gradi o superiore ai 20 gradi. Un altro aspetto importante è quello dell’annaffiatura che dovrà avere cadenza settimanale (una o due volte). Quanta acqua dare? Il terreno deve essere umido e non inzuppato facendo attenzione ad eliminare eventuali ristagni. In primavera, quando iniziano a comparire nuove foglie, concima e rinvasa in un contenitore più grande.