Cronaca

Spari al pompiere, il figlio: "È stato mio padre"

Gli inquirenti devono chiarire chi dei due abbia esploso i colpi di pistola che hanno ferito il vigile del fuoco. Intanto entrambi sono agli arresti

L'uomo di 44 anni che ieri a Torre del Lago si è barricato in casa insieme al padre novantenne rifiutando un Trattamento sanitario obbligatorio è stato arrestato insieme all'anziano dopo il blitz notturno dei Nocs.

Interrogato dagli inquirenti l'uomo ha riferito che a sparare due colpi di pistola, uno dei quali ha ferito un vigile del fuoco che stava cercando di aprire la porta, sarebbe stato il padre.

Al momento l'anziano padre si trova agli arresti domiciliari mentre il figlio è in carcere.

Per appurare chi dei due abbia sparato è necessario un esame sulle mani di entrambi. Il risultato evidenzierà o meno la presenza di polvere da sparo, come residuo dopo i colpi. La necessità di effettuare questo test è stata resa nota in una conferenza stampa dal questore di Lucca Alessandra Faranda Cordella. 

Le trattative per far uscire di casa l'uomo sono andate avanti dal pomeriggio fino a sera quando  è intervenuto il reparto speciale della polizia Nocs. L'uomo di 44 anni, durante i colloqui con gli agenti ha chiesto che fosse ritirato il tso nei suoi confronti e che fossero chiusi i reparti psichiatrici. 

Il questore ha spiegato che l'intervento è stato calibrato cercando anche di capire il ruolo del padre, che in un primo momento sembrava essere ostaggio del figlio. Figlio che ha collaborato con la polizia e che, dal terrazzo si è sempre mostrato con le braccia bene in vista e senza pistola in mano.