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I familiari delle vittime ricorreranno in appello

L'annuncio il giorno dopo la condanna dei vertici di Gatx e del gruppo Ferrovie per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009. I morti furono 32

Si sono presi 24 ore di tempo e poi hanno comunicato le loro decisioni: i familiari delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio impugneranno in appello le sentenze pronunciate ieri in primo grado dal Tribunale di Lucca. Al termine di un processo durato 7 anni e mezzo, i giudici hanno condannato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo gli ex vertici di RFi e Trenitalia, del gruppo Gatx e di Officine Jugenthal. Fra questi anche l'ex ad di RFi Mauro Moretti, oggi alla guida di Finmeccanica-Leonardo, condannato a sette anni di carcere.

"Le sentenza di primo grado sono state un primo passo - hanno spiegato i rappresentanti dei familiari - ma riteniamo giusto presentare appello per ottenere pene maggiormente in linea con le richieste del pubblico ministero (nel caso di Moretti, 16 anni, ndr)".

I familiari proseguiranno anche la loro battaglia per ottenere una revisione dell'istituto della prescrizione, visto che molti dei reati contestati rischiano di decadere in attesa della sentenza di appello. E chiedono ai condannati sia "di rinunciare alla prescrizione, in nome della verità" nonchè di dimettersi da altre cariche ricoperte in enti pubblici. L'ultima richiesta è rivolta alle istituzioni: la cancellazione di eventuali onorificienze di Stato assegnate ai condannati prima della sentenza. Il riferimento, come nel caso delle dimissioni, è proprio a Moretti, nominato nel maggio 2010 Cavaliere della Repubblica.

Mauro Moretti ha già comunicato di non avere alcuna intenzione di lasciare Leonardo Finmeccanica, bollando come "populista" la sentenza dei giudici di Lucca. Ma il suo incarico è in scadenza e non è detto che il governo Gentiloni ne garantisca la conferma. Il M5S ha già chiesto pubblicamente le due dimissioni insieme ad alcuni membri del Partito democratico come la senatrice viareggina Manuela Granaiola.