Cronaca

Uccisa in pineta, l'autopsia: "Non si è difesa"

L'esame ha rivelato che la causa della morte è da attribuirsi ai dieci fendenti alla schiena e all'addome e sul corpo non vi sono segni di difesa

Foto @La Nazione

Un elemento che potrebbe rivelare un'azione delittuosa repentina e rapidissima portata a compimento con determinazione: il killer ha dunque sorpreso la sua vittima che non ha avuto neppure il tempo di accennare una reazione né ha potuto tentare di ripararsi dai fendenti inferti dall'assassino. Nei prossimi giorni saranno anche disponibili i risultati delle analisi condotte sui tamponi biologici prelevati alla vittima, in particolare sotto le unghie nella speranza che il dna del killer sia rimasto addosso alla straniera. Intanto, i carabinieri del nucleo investigativo di Pisa stanno acquisendo informazioni tra chi conosceva la donna per provare a restringere il campo anche tra i possibili clienti e tentando di verificare se fosse fondata la voce, raccolta tra le colleghe di "Grazia la nera" così era conosciuta in pineta la vittima, secondo la quale vi era un uomo che negli ultimi tempi l'aveva spaventata.

Intanto una mano anonima ha deposto un mazzo di fiori, lungo l'Aurelia nella zona della Bufalina, in ricordo della vittima nigeriana di 46 anni uccisa con 10 coltellate.