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Una strada per la piccola Luciana

Lo chiede il consigliere comunale di Forza Italia Santini. Luciana Pacifici morì a 8 mesi durante il viaggio della morte che la conduceva ad Auschwitz

"Viareggio dedichi a Luciana una strada, un parco, uno spazio pubblico: luoghi che avrebbero dovuto vederla giocare, crescere, felice, in quella sua infanzia mai vissuta". Lo chiede a gran voce Alessandro Santini nel Giorno della Memoria.
Santini sottolinea come "Il nazifascismo va combattuto ancora, con l'arma della memoria; e per ricordare, prima di tutto ai nostri ragazzi, la malvagità di un ideale sbagliato e marcio, abbiamo bisogno di tenere in vita anche la storia di questa bambina".
"Luciana - continua Santini - va onorata, a Viareggio, perché passando e leggendo il suo nome, in un parco o all'angolo di una strada, chi ancora crede in certi ideali sbagliati chini la testa dalla vergogna e chi, invece, difende i valori sacri della vita e della democrazia, possa sempre sentirsene orgoglioso e far rivivere la piccola Luciana nei ricordi e nella memoria perpetua. Luciana è una vittima del nazifascismo, vittima delle vergognose leggi razziali, vittima dei tedeschi ma soprattutto degli italiani".

Luciana Pacifici era nata il 28 maggio 1943, ma non ha retto alle fatiche del terribile viaggio della morte che la conduceva, i primi giorni del '44, in treno ad Auschwitz, in Polonia. Aveva solo 8 mesi.
"L'unica - conclude Santini -, "gravissima" colpa della piccola Luciana? La fede nella religione ebraica, che ha condotto alla morte lei e la sua famiglia. Questa bimba, figlia di un viareggino, deve essere ricordata dalla sua città perché, attraverso la sua storia triste e crudele, nessuno mai dimentichi quanta malvagità la follia di menti perverse ha perpetrato verso il sempre martoriato popolo ebreo".