Cronaca

Evasione milionaria e scatta la maxiconfisca

La titolare dell'impresa operante nel settore nautico è stata condannata. Così dopo il sequestro è arrivata la confisca per mezzo milione di euro

Condanna a due anni di reclusione con patteggiamento e confisca di beni per oltre mezzo milione di euro, pari al profitto dell'evasione fiscale: sono le misure nei confronti di una donna titolare di una ditta operante nel settore della nautica. A eseguire la confisca, che segue il sequestro preventivo già effettuato, sono stati i militari della guardia di finanza di Lucca, gruppo di Viareggio.

L’operazione trae origine da una verifica fiscale conclusa nel 2019 nei confronti della ditta operante nel settore delle riparazioni e manutenzioni di navi commerciali e imbarcazioni da diporto. L'ispezione aveva fatto emergere la sottrazione a tassazione di circa 3 milioni di euro di base imponibile e Iva non versata per circa 400mila euro. La titolareera stata così denunciata per omessa presentazione della dichiarazione, reato che prevede la pena della reclusione fino a 5 anni.

Contestualmente le fiamme gialle viareggine avevano richiesto e ottenuto anche l’emissione di un decreto di sequestro preventivo del profitto del reato, pari all’imposta evasa. Sotto vincolo cautelare erano finiti conti correnti, quote e fondi di investimento. Adesso però è arrivata la condanna. Accolta l'istanza di patteggiamento, la donna è stata condannata a 2 anni di reclusione. Con la sentenza, il giudice ha disposto la confisca dei beni sequestrati che adesso entrano nelle casse dello Stato.

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