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Sfila il corteo in difesa della Lecciona

Protesta, sì, ma anche proposte nella manifestazione di ieri a Viareggio per tutelare la riserva naturale dalle scorribande dei vandali

Il corteo

In difesa della Lecciona a Viareggio sfila il corteo. E' successo ieri pomeriggio con una manifestazione popolare di protesta contro le scorribande dei vandali, le devastazioni e l'incuria, ma anche di proposte per tutelare la riserva naturale rispettandone i vincoli ambientali del Parco per frequentazioni che ne preservino l'integrità. 

"Adesso uno stradello creato dal passaggio dei frequentatori - spiega in una nota la consigliera regionale del M5s Silvia Noferi, alla guida di una delegazione pentastellata ieri al corteo - ne permette l’accesso, ma altra cosa sarebbe costruire a ridosso delle dune un percorso con pavimentazione, cordoli e illuminazione, per farne il percorso della ciclovia Tirrenica, l’autostrada della mobilità dolce, percorsa da migliaia di persone".

Secondo Noferi, poi, "in questo tipo di arterie della mobilità è sempre necessario costruire bagni pubblici, ristori, che non solo snaturerebbero un ambiente ancora in parte selvaggio ma attirerebbero la tentazione di molti di darsi al campeggio libero con tutti i rischi connessi, compreso quello degli incendi e aprendo la possibilità di una speculazione edilizia, in un patrimonio ambientale molto fragile, giustamente tutelato, che non può soccombere per l’interesse e l’ambizione di pochi".

E allora, Noferi rilancia e sostiene l'indicazione giunta dai partecipanti al corteo per "il percorso ottimale per la Ciclovia: quel viale dei Tigli che già esiste, che ha già stradelli che permettono ai curiosi di raggiungere le spiagge della Lecciona e di visitare, con il rispetto dovuto, le aree del parco". Ma: "Le argomentazioni addotte dall’amministrazione comunale, come il rischio di caduta alberi in viale dei Tigli, sembrano più scuse puerili, inventate sul momento in mancanza di altre ben più razionali motivazioni, anziché evitare uno scempio e una devastazione di un bene collettivo, perché altrimenti il viale dei Tigli dovrebbe essere chiuso al traffico anche di auto e moto". La consigliera regionale annuncia di starsi già adoperando presso la Regione per sostenere le istanze e "proporre una soluzione diversa al tracciato della Ciclovia Tirrenica".