Cronaca

Con l'Iva desnuda commercianti nei guai

Nel vendere abbigliamento hanno tralasciato l'imposta per un valore di 350.000 euro in due anni. Li ha scoperti l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Abbigliamento con l'Iva 'desnuda', ovvero evasa a piedi pari per un importo di circa 350.000 euro in due anni. Se ne sono accorti i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) nell’ambito delle attività di contrasto alle frodi in ambito comunitario a carico di soggetti operanti nel settore del commercio di abbigliamento. 

Dal controllo, spiega una nota della stessa Adm, è stato riscontrato che le merci venivano immesse in commercio sul territorio nazionale a prezzi inferiori grazie a un’evasione dell’Iva pari a circa 75 mila euro per il periodo d’imposta 2019 e circa 281 mila euro per l’anno 2020. 

I due soggetti coinvolti, entrambi di nazionalità italiana di cui uno con partita Iva ungherese, sono stati denunciati per aver violato le norme sull'emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e per dichiarazioni fraudolente.