STOP DEGRADO

Bici e taniche, i rifiuti invadono le spiagge

Riserva della Lecciona tirata a lucido dai volontari di Legambiente che hanno anche sostituito i cartelli informativi degradati dal tempo

I rifiuti raccolti dai volontari

C'erano anche due biciclette e una tanica in plastica tra i monti di rifiuti abbandonati nella riserva naturale della Lecciona. E' lì che i volontari di Legambiente Versilia, una cinquantina in tutto, si sono recati domenica scorsa per tirare a lucido il litorale nell'appuntamento Spiagge Pulite che ha riavviato i motori dopo le chiusure imposte dal Covid-19.

Non solo degrado legato alla spazzatura, però, perché a una delle squadre è toccato anche sostituire i cartelli informativi danneggiati dal tempo e invece fondamentali con le loro indicazioni sui comportamenti da tenere per rispettare l'ecosistema.

Il grosso dei volontari si sono riversati invece lungo lo sterrato della Lecciona e le pedane in legno che portano al mare a raccogliere i rifiuti abbandonati: "Tra i reperti da segnalare - raccontano in una nota - abbiamo trovato un paio di biciclette e una enorme tanica in plastica".

Particolare attenzione è stata posta nel non calpestare le dune e non superare il limite dei 20-30 metri dalla battigia per non invadere la zona dove può nidificare il fratino, un piccolo trampoliere: "In questa stagione depone le sue uova sulla sabbia, nella parte vicina alle dune - spiegano da Legambiente - e si tratta di una specie protetta a rischio estinzione in Italia a causa dell’eccessiva pressione turistica sulle nostre spiagge".

Nella seconda parte della mattina una guida ambientale ha accompagnato in escursione i partecipanti all'iniziativa a visitare lo splendido ma fragile ambiente dunale, un vero scrigno di biodiversità: "Cogliamo qui l’occasione per chiedere al Parco e al Comune di Viareggio di rafforzare i controlli e predisporre della segnaletica ufficiale per invitare i frequentatori a tenere un comportamento idoneo alla tutela di questi luoghi, ad esempio l'uso del guinzaglio per i cani in modo da ridurre il disturbo alla fauna selvatica".

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