Cronaca

Vanno a 'cee', tornano con la megamulta

I carabinieri forestali hanno sorpreso una squadra di pescatori di frodo intenti a catturare il novellame di anguilla, che è una specie protetta

Vanno a 'cee', tornano con la megamulta di 2.000 euro per l'uso di mezzi di pesca non consentiti e di 20 euro per ogni avannotto pescato illegalmente per un totale di circa 24.000 euro di sanzione. L'operazione di contrasto al bracconaggio del novellame di anguilla, le cosiddette 'cee', è stata messa a segno dai carabinieri forestali a Viareggio nella zona del molo.

Col buio, i bracconieri attendevano il momento propizio per l'avvicinamento a riva delle bestiole e con nasse e cerchiaie, tutti mezzi non consentiti, le catturavano. I pescatori di frodo erano numerosi, ma in diversi alla vista dei militari se la sono data a gambe riuscendo a far perdere le loro tracce.

Alla fine sono stati individuati e controllati una decina di bracconieri col loro bottino illegale di un numero significativo di avannotti. I mezzi illegali sono stati sequestrati e i piccoli di anguilla sono stati reimmessi in acqua. A ciascuno dei trasgressori è stata contestata una sanzione di 2.000 euro per l'uso dei mezzi non consentiti, e una di 20 euro per ogni avannotto pescato illegalmente. Complessivamente le sanzioni elevate ammontano a circa 24.000 euro.

Le anguille sono specie protetta, presente nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) e dal 2007 oggetto di piani di ricostituzione. Dal 13 marzo 2009 figura nella Convenzione Cites, che impone licenze ad hoc per la sua movimentazione. Il prelievo in natura è definito stagione per stagione secondo quote specifiche diverse tra le varie aree costiere e modulate proprio sulla base del numero di cieche in arrivo dal mar dei Sargassi.