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Zona rossa per la Versilia, sindaci in disaccordo

Da Viareggio il primo cittadino favorevole a una misura anti Covid per tutta l'area versiliese, ma da Pietrasanta il suo omologo respinge l'ipotesi

Una zona rossa per l'intera Versilia? Se ne discute ma l'ipotesi, su cui è previsto per venerdì un confronto dei sindaci dell'area con la Regione (vedi articolo sotto), non trova d'accordo i primi cittadini dei vari comuni. Se secondo Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio attualmente in zona rossa, il provvedimento restrittivo esteso a tutta l'area versilese si renderebbe necessario soprattutto a fronte dei dati sui ricoveri ospedalieri, diversamente la pensa il suo omologo da Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti.

"Pietrasanta non ha numeri, al momento, tali da considerare l'ipotesi della zona rossa. Il tasso di contagio è al di sotto della soglia di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Abbiamo numeri da zona arancione: 225 casi ogni 100 mila abitanti così come altri comuni della Versilia. Non vedo perché - afferma Giovannetti rinnovando l'appello alla cittadinanza all'adozione rigorosa delle misure precauzionali - si debba danneggiare oltre le imprese, già devastate da un anno di pandemia, in quei territori dove il contagio è ancora sotto controllo". 

E mentre Serravezza si prepara da domani a diventare zona rossa (vedi ancora articolo sotto), nei giorni scorsi da Camaiore il sindaco, Alessandro Del Dotto, nel firmare un'ordinanza con un giro di vite anti assembramenti sul territorio si era detto favorevole all'ottica di valutazione comunale piuttosto che d'area.